Dalla revoca delle sanzioni internazionali, l’Iran è sotto i riflettori della comunità internazionale, e numerosi operatori di diversi settori e paesi stanno pensando all’Iran come destinazione degli investimenti.
Dalla revoca delle sanzioni internazionali, l’Iran è sotto i riflettori della comunità internazionale, e numerosi operatori di diversi settori e paesi stanno pensando all’Iran come destinazione degli investimenti. Ciononostante i flussi di capitale internazionale si trovano a dover superare diversi ostacoli nel settore bancario, assicurativo e finanziario. Fino a questo momento sono pochi gli attori finanziari che hanno deciso di puntare sull’Iran, facendo così mancare il loro supporto alla comunità imprenditoriale internazionale e il sostegno agli investimenti programmati.
Sono diverse le problematiche che ostacolano l’engagement degli operatori finanziari: paura delle sanzioni americane, scarsa trasparenza dei meccanismi sanzionatori, impossibilità di utilizzare il dollaro americano e una velata pressione morale da parte degli operatori statunitensi. Tutto ciò si aggiunge al rischio di una reintroduzione delle sanzioni e alle questioni legate all’ottemperanza normativa.
L’Italia deve impostare una forte azione di advocacy, sia individualmente che di concerto con altri stati membri dell’UE, per affrontare i vincoli americani e gli obblighi normativi. L’Italia dovrebbe inoltre favorire la prima mossa dei suoi attori finanziari, così da incoraggiare altre banche occidentali ad abbandonare l’approccio “wait and see”.
Una forte partnership tra Iran e Italia può stimolare una proficua collaborazione nel campo dell’ottemperanza normativa, elemento essenziale per far entrare completamente il sistema finanziario iraniano nella comunità internazionale.
Il presente documento è il frutto delle analisi compiute dal Think Tank Iran – Italia di The European House – Ambrosetti sotto la guida di un Advisory Board internazionale di rilievo ed è stato presentato in occasione del primo Summit Italia-Iran che si è svolto a Teheran il 16 e 17 maggio 2016.