Con un mercato tecnologico di oltre 40mila business digitali e 200mila impiegati, Londra è oggi a tutti gli effetti una smart city e un modello di innovazione nel data management.
Lo ha spiegato in un nostro live webinar David Gann, Presidente dello Smart London Board e Vice President Development and Innovation all’Imperial College.
Lo Smart London Plan prevede l’uso condiviso di dati per una gestione intelligente di criticità annose come l’inquinamento e la congestione del traffico e per migliorare modelli obsoleti ancora in essere per servizi e infrastrutture. Sono già 5.000 le aziende coinvolte nel London Data Store che hanno deciso di giocare un ruolo di primo piano e partecipare così all’evoluzione del mercato, creando servizi al cliente molto specifici e mirati.
I cittadini sono abilitati ad interagire con le autorità tramite richieste e suggerimenti, con un impatto positivo su trasparenza, democrazia ed partecipazione (si veda ad esempio il progetto del Queen Elizabeth Olimpic Park).
Il modello di Londra è pronto per essere esportato: è prevista per i prossimi anni la creazione di distretti “smart”, come lo Smart District che si intende creare tra Londra, Milano e Lisbona entro il 2020.
Secondo il Prof. Gann le aziende che vogliono avvantaggiarsi proficuamente delle nuove possibilità legate ai dati devono tenere conto di cinque “pattern”, modelli emergenti:
In definitiva l’allontanamento dai prodotti fisici e la migrazione al digitale non deve far paura, ma stimolare a trovare soluzioni creative per uno sviluppo a tutti i livelli.
Per approfondire le tematiche legate alla tecnologia, non perdete i prossimi webinar live.
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