Occorre valorizzare la capacità di fare “prodotti eccellenti” e invertire il trend negativo di formazione e disponibilità di persone che sappiano davvero “lavorare con le mani”.
Da anni i dati statistici mostrano una contrazione delle figure professionali (artigiani, pellettieri, sarti, …) capaci di realizzare prodotti eccezionali; e il tema vale per l’Italia come per altri paesi europei di grande tradizione manifatturiera. Occorre tornare a valorizzare la capacità di fare “prodotti eccellenti” e invertire il trend negativo di formazione e disponibilità di persone che sappiano davvero “lavorare con le mani”.
Flavio Sciuccati, Senior Partner e Responsabile della Global Fashion Unit di The European House – Ambrosetti, affermava:
“…ma la ciliegina (o la ciliegiona … e l’albero intero) è data dai numeri (che noi abbiamo sapientemente elaborato ed estrapolato al 2020 come scenario probabile): è emerso che incrociando i dati della domanda mondiale di prodotti di Pelletteria di fascia Alta e Lusso (abbiamo usato tutte le principali proiezioni di Altagamma, Goldman Sachs, ecc.), la domanda dovrebbe crescere con un CAGR dal 2012 al 2020 del 9,1 % e quindi dovrebbe praticamente raddoppiare a valore Retail (da circa 32 billion $ nel 2012 ai previsti 65 billion $ nel 2020). Se si trasforma questo dato in capacità produttiva necessaria e quindi in numero di persone (Full Time Equivalent) indispensabili per progettare e produrre questa massa di prodotti “made in Italy” … si passerebbe dagli attuali circa 30mila lavoratori impiegati (tra cui tecnici, apprendisti e addetti produttivi, senza contemplare i “colletti bianchi”) a circa 45mila previsti (o meglio necessari …)!!!
Il dato fantastico (e sorprendente) sopra indicato e da noi calcolato, oltre a risentire dell’evoluzione dell’effettiva domanda (ma che già si osserva in questi mesi con l’aumento di Marchi e Designer stranieri che portano le loro collezioni di Pelletteria in Italia), risentirà sia dell’evoluzione fisiologica del comparto manifatturiero (siamo partiti da dati INPS e Infocamere) ma anche dell’innovazione tecnologica che inevitabilmente tenderà a semplificare parte dei processi produttivi (ove possibile); ma resta un fatto ineluttabile: la domanda di questi manufatti Italiani crescerà (e di molto), serviranno molte più persone di oggi con profili professionali particolari (modellisti, prototipisti, ingegneri e tecnici di produzione, figure gestionali, ecc.) e serviranno anche molte più scuole professionali e tanti giovani che dovranno tornare a questo settore con tanta passione e soddisfazione sia professionale che remunerativa.”
Questo studio è stato presentato alle Istituzioni preposte, sia di settore, sia di governo, come il Ministero dello Sviluppo Economico, per far emergere il gap attuale, pericoloso e addirittura paradossale, di manodopera specializzata nel comparto del Lusso. Ciononostante, il grido di allarme non è stato ascoltato, e ora Bernard Arnault, dopo quasi 5 anni, ce lo fa presente.
Partner, The European House - Ambrosetti