Community Idrogeno
Comunità tematica dedicata ad approfondire il ruolo dell’idrogeno nel processo di decarbonizzazione dell’Italia e favorire il dialogo proattivo tra aziende, filiere e istituzioni.
La Community Idrogeno di The European House - Ambrosetti nasce all’interno della InnoTech Community, la nostra area che riunisce aziende e istituzioni per discutere di innovazione e tecnologia e formulare proposte di azione. La Tavola Rotonda di presentazione del White Paper conclusivo si terrà nell’autunno 2023.
La Mission della Community Idrogeno
Agevolare lo sviluppo e l’implementazione dei progetti e delle riforme legati all’idrogeno, attraverso la produzione di conoscenza nuova e l’elaborazione di proposte di policy concrete, formulate con la massima autorevolezza e secondo criteri super-partes e basate sul monitoraggio dello stato di implementazione delle diverse progettualità per l’idrogeno, anche a confronto con i benchmark internazionali.
È fondamentale che l’Italia faccia dell’idrogeno un volano di sostenibilità e competitività economica per porre le basi di una leadership industriale a livello globale che sia anche in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House - Ambrosetti
Perché è importante parlare di idrogeno?
Qualche considerazione nel contesto della transizione energetica
L’idrogeno è uno strumento chiave per la transizione energetica
La strategia dell’Unione Europea per la transizione energetica è incentrata sull’idrogeno: con il Piano REPowerEU è prevista una produzione di 10 milioni di tonnellate in area UE entro il 2023. Su scala globale, l’idrogeno contribuirà per l’11% al raggiungimento delle emissioni zero, mentre a livello italiano ed europeo l’idrogeno ha un potenziale di penetrazione superiore al 25% al 2025.
La filiera dell’idrogeno può generare importanti impatti economici, ambientali e sociali
In Italia, la filiera dell’idrogeno consentirebbe di ridurre le emissioni di CO2 del 28% entro il 2050 e di generare un valore cumulato della produzione compreso tra 890 e 1.500 miliardi di euro e tra 320.000 e 540.000 nuovi posti di lavoro.
L’Industria italiana dell’idrogeno ha alto potenziale ma pochi progetti
L’Italia è ai primi posti in ambito europeo nella produzione di tecnologie convertibili all’idrogeno nel settore termico e meccanico, ma presenta ridotte iniziative per la produzione nazionale e sviluppa pochi progetti: appena 13, contro i 46 della Germania e i 33 di Spagna e Paesi Bassi.
Le risorse del PNRR aiutano ma serve una strategia a lungo termine
Il PNRR destina 3,19 miliardi di euro per la produzione di idrogeno in siti dismessi (“Hydrogen Valley”), l’utilizzo in settori Hard to Abate, la sperimentazione per il trasporto stradale e ferroviario e per la ricerca e sviluppo. Le risorse però non sono sufficienti per sviluppare la filiera: serve una strategia a lungo termine.
Le proposte della Community Idrogeno
Per affrontare in modo efficiente le criticità e valorizzare le potenzialità inespresse, la Community suggerisce di:
- Definire una strategia nazionale che coniughi la visione industriale con gli obiettivi di sostenibilità, attraverso un dialogo proattivo tra i principali stakeholder. Potrebbe essere necessario istituire un apparato di governance per la realizzazione, il monitoraggio e l’aggiornamento della strategia nazionale dell’idrogeno in accordo con le principali istituzioni del settore e, all’interno di esso, un gruppo di advisor indipendenti, sulla scorta del modello tedesco, e una figura di raccordo, seguendo l’esempio dell’Hydrogen Champion nel Regno Unito
- Creare un apparato di policy a lungo termine e ben delineato, al fine di attrarre investimenti. In tal senso, per quanto riguarda la visione industriale italiana, serve procedere lungo due direttrici: riconversione delle tecnologie di oil&gas verso l’idrogeno e aumento della competitività di prodotti sostenibili nei settori Hard to Abate
- Porre l’Italia come portavoce del principio di neutralità tecnologica nell’UE, in modo da poter sfruttare l’idrogeno low carbon nel breve periodo nel processo di transizione all’idrogeno verde, e avviare lo sviluppo delle infrastrutture per trasformare il nostro Paese in un “Hub europeo” di importazione di idrogeno dall’Africa e dal Medio Oriente.
Il nostro percorso sul tema dell’idrogeno
In The European House - Ambrosetti studiamo il ruolo dell’idrogeno dal 2019, a partire da uno Studio in collaborazione con Snam che, primo tra tutti, ha proposto una strategia industriale per l’Italia (“H2 Italy 2050 - Una filiera nazionale dell'idrogeno per la crescita e la decarbonizzazione dell'Italia”). Nel 2022 abbiamo invece realizzato per Eni uno Studio (“Proposal for a Zero Carbon technology roadmap”) orientato a promuovere il principio di neutralità tecnologica, dove l’idrogeno rientra tra le tecnologie chiave per la decarbonizzazione.
Rassegna stampa
- Ansa - In Italia avviati solo 13 progetti di produzione di idrogeno
- ESG360 - Con l’idrogeno -28% di CO2 entro il 2050, ma in Italia solo 13 progetti: serve una strategia nazionale
- Huffinghton Post - Idrogeno, una visione di lungo termine per la ripresa e la resilienza del Paese
- Il Corriere della Sera - Una «hydrogen valley» toscana a partire dal porto di Livorno: lo studio Ambrosetti
- Il Sole 24 Ore - Idrogeno -28% di emissioni di carbonio entro il 2050
- Il Sole 24 Ore - Dalla cattura del carbonio a biogas e idrogeno: per emissioni-zero servono tutte le tecnologie
- Innovation Post - L’Italia dell’Idrogeno tra eccellenze e criticità: l’analisi di Ambrosetti