14 Luglio 2025

È stato presentato a Roma lo Studio Strategico “Le tecnologie net-zero per la competitività e la sicurezza dell’Europa”, realizzato da TEHA Group.
L’iniziativa ha la missione di analizzare le ragioni che rendono necessari approcci mirati alla tutela e al rafforzamento delle filiere tecnologiche europee, evidenziando il ruolo centrale dell’elettronica di potenza come fattore abilitante per la gestione delle reti energetiche del futuro e il suo contributo per la competitività, la sostenibilità e la sicurezza dell’Unione Europea.
In particolare, gli obiettivi dello Studio Strategico possono essere così riassunti:
- analizzare il contributo delle filiere tecnologiche europee agli obiettivi di decarbonizzazione e il ruolo dell’elettrificazione
- approfondire il ruolo dell’elettronica di potenza come fattore abilitante per l’intelligenza, l’operatività e l’efficienza delle infrastrutture energetiche
- misurare il contributo dell’elettronica di potenza per la competitività industriale europea
- evidenziare la necessità di tutelare le filiere europee per garantire la sicurezza dell’Unione Europea dai rischi di dipendenza strategica a livello energetico, tecnologico e di cybersicurezza
- elaborare indirizzi e proposte di policy per valorizzare la competitività industriale, il know-how tecnologico e l’autonomia strategica dell’Unione Europea.
Lo scenario
Con il lancio del Clean Industrial Deal, l’UE ha posto le basi per una nuova stagione di sviluppo industriale, centrata su obiettivi di sostenibilità, resilienza e autonomia strategica. In questo contesto, l’elettrificazione costituisce una delle principali leve per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre la dipendenza dell’UE da fonti fossili e da forniture energetiche estere.
In questo scenario, una tecnologia abilitante risulta cruciale: l’elettronica di potenza. Si tratta dell’insieme di dispositivi, sistemi e componenti che rendono possibile la gestione e la distribuzione intelligente dell’energia elettrica in tutte le fasi del suo ciclo di vita – dalla produzione all’accumulo, dalla trasmissione al consumo.
La protezione delle relative filiere non è solo una questione economica o ambientale, ma anche una priorità di sicurezza nazionale ed europea. L’elettronica di potenza è la tecnologia che rappresenta il cervello operativo e la barriera di difesa cibernetica delle infrastrutture energetiche: ogni flusso di elettricità è governato da componenti di elettronica di potenza. Per questo, rappresenta anche uno dei punti più vulnerabili delle nostre reti. Con una dipendenza sulle tecnologie di elettronica di potenza, di fatto, si sta allargando lo spettro della dipendenza europea: non solo in ambito energetico e tecnologico, ma anche nei settori della difesa e della sicurezza. Serve adottare una visione integrata di “Total Security”, capace di unire le dimensioni militari, economiche, energetiche e tecnologiche in un’unica strategia europea per la sicurezza delle infrastrutture critiche.
L’analisi delle policy europee oggi in vigore mette tuttavia in luce una significativa lacuna di attenzione nei confronti della filiera dell’elettronica di potenza. Il Net Zero Industry Act, il regolamento europeo che, tra i diversi aspetti, regola anche lo sviluppo delle tecnologie per la transizione energetica, risulta obsoleto rispetto alle prerogative più aggiornate di competitività e sicurezza dell’Unione europea. Inoltre, la Strategia per la difesa Europea non può ignorare il potenziale rischio derivante da una dipendenza sugli aspetti di sicurezza e cybersicurezza delle infrastrutture critiche.
Proposte
Per questo motivo, lo Studio avanza due proposte concrete e a costo zero:
1. Estendere il campo di applicazione dell’articolo 26 del Net- Zero Industry Act (NZIA) anche ai sistemi di accumulo e alle tecnologie di elettronica di potenza associate, oggi escluse e quindi esposte a fenomeni di dumping di prezzo. L’articolo introduce criteri non basati sul prezzo nelle procedure competitive di approvvigionamento di energia verde che garantiscono resilienza, sostenibilità e cybersicurezza.
2. Integrare la strategia europea di Difesa riconoscendo la centralità della sicurezza energetica infrastrutturale: una priorità che richiede l’abbassamento della soglia del 50% prevista dal NZIA per l’attivazione dei criteri di resilienza, oggi troppo elevata rispetto ai rischi di dipendenza strategica.
Infine, questo Studio Strategico vuole essere un invito aperto a tutti gli attori della filiera europea dell’elettronica di potenza per lanciare una call to action condivisa: occorre valorizzare il know-how europeo, rilanciare la competitività industriale delle filiere tecnologiche e difendere la sicurezza delle nostre infrastrutture, oggi più che mai strategiche per il futuro dell’Europa.