30 Giugno 2025

Nasce la Community Valore Cultura, promossa da TEHA Group e da Fondazione Biscozzi Rimbaud, Fondazione Bracco, Fondazione Elpis, Fondazione Golinelli e Fondazione Luigi Rovati.
Il sistema delle fondazioni culturali private è un patrimonio strategico per l’Italia. La neo-costituita Community Valore Cultura muove dalla consapevolezza che il sistema culturale privato in Italia rappresenta un asset diffuso per il nostro Paese, con un effetto volano sul sistema economico-sociale nazionale e locale e un ampio potenziale di crescita, come testimoniato da alcuni numeri:
- si contano 1.546 gli istituti culturali di proprietà privata aperti al pubblico, pari al 35% dei 4.416 complessivi in Italia
- questi enti registrano complessivamente 30,76 milioni di visitatori, di cui il 35% provenienti dall’estero
- il 53% si concentra nel Nord Italia, il 26% nel Centro e nel 21% nel Sud e nelle Isole
- il 54% è aperto al pubblico per più di 4 giorni a settimana
- il 53% propone attività didattiche-educative e circa il 18% organizza convegni, conferenze e seminari online
- il 49% utilizza diverse modalità tecnologie digitali.
Alla luce di questi dati, “il sistema culturale privato costituisce un pilastro portante della società e dell’economia del nostro Paese, integrandosi con il sistema pubblico nel rendere inclusive attività nell’ambito dell’arte e della scienza che spaziano dalle visite a collezioni permanenti o mostre temporanee, ai laboratori didattici per le scuole, ai convegni, ai corsi formativi fino alle diverse tipologie di eventi. La Community Valore Cultura, che si inserisce tra le Community stakeholder di TEHA Group dedicate ai grandi temi per il nostro Paese, nasce come una piattaforma autorevole di condivisione, progettazione e sviluppo strategico degli enti culturali di diritto privato in Italia.” – ha commentato Lorenzo Tavazzi (Senior Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di TEHA Group).
Come prima attività, la Community Valore Cultura ha posto la costruzione dell’indice di misurazione dell’impatto sociale ed economico delle imprese culturali sul territorio. Nella fase di sperimentazione è stata condotta una ricerca sul pubblico per determinare le componenti di motivazione, soddisfazione e valore dell’esperienza culturale in diversi contesti.
L’indagine condotta tra le Fondazioni della Community su un campione parziale, ma già significativo, di oltre 500 casi, dà indicazioni importanti:
- nell’orientamento di scelta nei confronti dell’offerta culturale prevale nettamente - non solo tra i giovani - l’uso di Internet e dei social network
- il livello di soddisfazione nelle diverse esperienze culturali è molto elevato: il valore medio è di 8,7 su 10. L’innovazione è l’aspetto maggiormente apprezzato seguito dalla percezione della propria crescita culturale e dalla componente partecipativa
- l’esperienza vissuta è in gran parte (oltre l’80%) ricondotta a stimoli positivi come il senso di benessere e l’emozione
- oltre all’iniziativa in sé, vengono particolarmente apprezzate le modalità di allestimento e di comunicazione
- l’82% del campione ripeterebbe l’esperienza e il 95% la consiglierebbe ad altri.
“Dai dati della ricerca, insieme ad altri elementi metodologici di contesto, è stato costruito l’indice di misurazione dell’impatto sociale delle diverse esperienze culturali. In particolare, sono state ricavate dimensioni integrate relative ai processi di valorizzazione, fidelizzazione, soddisfazione ed espansione che hanno portato ad un indice sintetico e che vengono proiettati per tipologie/cluster sociali. In questo modo, successivamente, l’indice di impatto sociale verrà integrato con quello di impatto economico per arrivare a un unico indice sintetico. La variabile fondamentale di questo indice è il legame con i territori: una grande città, una piccola città o addirittura a un borgo, il Nord, il Centro, il Sud o le Isole” – ha sottolineato Mario Abis (Professore di Statistica e Ricerche presso l’Università IULM di Milano e Advisor Scientifico della Community Valore Cultura).