24 Novembre 2022

Responsabile
Marco Visani
Migliora la qualità della governance nelle società di grandi dimensioni

La diciottesima edizione del Workshop di presentazione delle analisi e proposte dell’Osservatorio Corporate Governance si è svolta il 23 novembre 2022 a Milano, in partnership di alcuni tra i principali Gruppi presenti in Italia: sono Main Partner Atlantia, Enel, Intesa Sanpaolo, Lavazza, Leonardo, Pirelli e Terna, e Partner Invesco.

Nel corso dell’incontro, moderato da Stefano Righi (Giornalista del Corriere della Sera), è stato presentato il Rapporto 2022 dell’Osservatorio e sono stati condivisi gli approfondimenti realizzati, le considerazioni maturate e le analisi condotte nel corso dell’anno.Secondo l’Indice di Eccellenza della Governance 2022 (EG Index 2022) delle Società FTSE MIB, MID CAP e SMALL CAP di Borsa Italiana, ci sono segnali di miglioramento per le società di grandi e medie dimensioni e un sostanziale allineamento rispetto allo scorso anno per le piccole.   

I principali messaggi chiave:

  • negli ultimi anni il peso dei Consiglieri indipendenti nei C.d.A. si è stabilizzato in Italia e – nel FTSE MIB – il nostro Paese si posiziona al secondo posto per percentuale di indipendenti (69%) dopo il Regno Unito (72%)
  • in circa il 22-23% delle società MID e SMALL CAP è frequente la sovrapposizione del ruolo di Presidente e Amministratore Delegato
  • negli ultimi 7 anni si è assistito ad un progressivo incremento del numero di donne in C.d.A.: considerando il FTSE MIB, 27 società su 33 (82%) presentano almeno 4 donne in Consiglio (nel 2015 solo 9 società su 34, pari al 24%). Tuttavia, il numero di donne al Vertice è ancora molto basso: nelle 135 società analizzate la presenza di una donna al vertice si riscontra in 7 casi (5%): da segnalare, peraltro, che in quasi tutti i casi (6) queste fanno parte della compagine azionaria
  • il numero di società del FTSE MIB che si è dotato di un piano di successione strutturato per l’AD è aumentato significativamente: nel 2022 sono il 79% mentre nel 2015 erano il 21%
  • la quota di aziende che legano la remunerazione variabile ad obiettivi di sostenibilità è aumentata notevolmente negli ultimi anni: l’86% delle aziende analizzate adotta indicatori di sostenibilità nella remunerazione variabile in Italia (al secondo posto dopo la Francia, 88%) 


Valerio De Molli, Managing Partner e Amministratore Delegato di The European House – Ambrosetti e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, ha aperto i lavori, con la presentazione delle principali evidenze tratte dalle analisi condotte sulle Società quotate italiane.

Stiamo vivendo in un periodo di grande precarietà con effetti contingenti immediati, nuovi rischi e con scenari futuri incerti e mai come in questo periodo storico le società hanno la necessità di un sistema di governo che sia in grado di reagire prontamente alla crisi: un buon sistema di governo dovrebbe consentire alle imprese di gestire in modo più efficace i rischi, disegnando i migliori metodi e processi per aumentare la resilienza dell’azienda.


Sono state chiamate a commentare lo stato dell’arte della Corporate Governance italiana Claudia Parzani, Presidente di Borsa Italiana, Partner Linklaters e VicePresidente de Il Sole 24Ore S.p.A., e Lucia Calvosa, Presidente del Comitato Corporate Governance e Presidente di Eni. Nel corso dell’evento sono stati illustrati numerosi approfondimenti dell’Osservatorio sui “temi caldi” per le società italiane, tra cui le analisi delle dimensioni-chiave del sistema dell’Executive Compensation per le posizioni apicali aziendali. 

Secondo l’analisi dell’Osservatorio, emerge un aumento generalizzato dei compensi percepiti nel 2021, rispetto al 2020. Le società di maggiore capitalizzazione mostrano maggiore coerenza tra l’andamento della performance e quella del bonus e anche il livello di attenzione al lungo termine è sempre maggiore, in linea con le richieste del mercato. Si registra, infine, che 1 società su 2 del MID CAP e SMALL CAP non fornisce informazioni sufficienti per il calcolo del Pay Ratio.


Marco Visani, Responsabile dell’Area Corporate Governance ed Executive Compensation di The European House - Ambrosetti e responsabile dell’Osservatorio, ha presentato i compensi delle figure apicali nelle società quotate e la proposta dell’Osservatorio per migliorare la disclosure sulla gestione dei rischi:

Anche grazie alle richieste del mercato, le pratiche delle Società quotate italiane in materia di remunerazione degli organi apicali si sono evolute significativamente negli anni, attraverso una maggiore attenzione al rispetto del principio Pay for Performance, la diffusione di parametri ESG nell’ambito dei sistemi di incentivazione, l’orientamento al lungo termine dei meccanismi di remunerazione variabile e la comunicazione sempre più trasparente ed esaustiva delle Politiche di remunerazione. I sistemi di corporate governance devono essere ripensati soprattutto in un periodo di elevata incertezza come quello attuale. Per questo motivo ed alla luce della crescente richiesta da parte degli stakeholder aziendali in merito alle informazioni relative alla gestione dei rischi, l’Osservatorio Corporate Governance ha elaborato un modello che ha la finalità di fornire uno spunto per la diffusione di uno standard di riferimento per la disclosure dei rischi aziendali e della loro gestione.


Stefano Preda, Professore Ordinario di Istituzioni e Mercati Finanziari presso il Politecnico di Milano e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, ha presentato l’evoluzione della corporate governance nell’anno del recepimento del nuovo Codice e in un contesto di incertezza. Il tema è stato approfondito dai Vertici di due grandi Gruppi italiani: Valentina Bosetti, Presidente di Terna, e Michele Crisostomo, Presidente di Enel.

Nel panel successivo, composto da tre membri del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, Paola Schwizer, Affiliate Professor di Banking and Insurance presso la SDA Bocconi School of Management, ha presentato i risultati di una survey che l’Osservatorio ha rivolto ai consiglieri di amministrazione in merito alle modalità attraverso cui valorizzare il contributo dei consiglieri ai lavori del C.d.A., con i commenti di Sergio Erede, Socio fondatore dello Studio Legale BonelliErede, e Piergaetano Marchetti, Professore Emerito presso l’Università “Luigi Bocconi” di Milano.

Il dialogo tra emittenti e mercato è stato, infine, l’oggetto dell’ultimo panel del Workshop. Katia Riva, Chief Sustainability & Innovation Officer di Atlantia, e Paola Tagliavini, Presidente del Comitato Rischi e Sostenibilità e componente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Intesa Sanpaolo, sono state chiamate ad intervenire come rappresentanti degli Emittenti. Gianluca Antipasqua, Head of Southern European Governance Research di ISS - Institutional Shareholder Services, ha commentato il punto di vista dei proxy advisor. A conclusione del Workshop, ci sono stati gli interventi di due player globali del mercato, BlackRock e Invesco, rappresentati rispettivamente da Amra Balic, Managing Director e Head of EMEA Investment Stewardship Team, e Henning Stein, Global Head of Thought Leadership. 


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