01 Aprile 2023

Osservatorio PNRR, in un anno e mezzo speso solo il 6% delle risorse

Del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, solo il 6% dei finanziamenti è stato speso e solamente l’1% dei progetti è stato completato. Inoltre, il 65% dei progetti passa dai Comuni e il 60% di questi passa dai Comuni con meno di 5.000 abitanti, con notevoli difficoltà nella gestione dei progetti stessi.

I dati emergono dallo studio condotto dall’Osservatorio PNRR di The European House - Ambrosetti. L’indagine è iniziata nell’aprile 2021 ed è proseguita con l’obiettivo di monitorare, a 2 anni dall’avvio, l’implementazione del Piano, l’andamento degli investimenti e valutarne l’impatto sulla riduzione delle disuguaglianze. I risultati sono stati presentati alla 34^ edizione del Workshop “Lo Scenario dell’Economia e della Finanza” organizzato a Villa D’Este a Cernobbio il 31 marzo e 1° aprile 2023.

Il livello di attuazione finanziaria del PNRR al 31 dicembre 2022 è pari al 6%. Ad esclusione della missione 3, “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” (con un rapporto tra spesa sostenuta e totale delle risorse del 16,4%), tutte le altre si attestano ad un livello di attuazione della spesa al di sotto del 6%. Una percentuale molto bassa a quasi due anni dal varo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Dato il ritardo accumulato, la nuova pianificazione del PNRR prevede uno spostamento in avanti di oltre 20 miliardi di euro di spese originariamente previste per il triennio 2020-2022 (-49,7%). Questo ritardo dovrò essere recuperato già dall’esercizio 2023, e prevede un’accelerazione rispetto alla programmazione iniziale di oltre 5 miliardi di euro.

Nel 2023 ci saranno 96 condizioni (tra obiettivi e traguardi) da raggiungere entro l’anno (27 entro giugno, 69 entro dicembre). Sulla base della relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza della Corte dei Conti, 27 condizioni su 96 (28%) del 2023 sono state avviate e un solo obiettivo è stato conseguito in questi primi tre mesi (quello relativo all’acquisto di servizi professionali di data science). Tra gli obiettivi per l’esercizio 2023 del piano ci sono:

  • entrata in vigore della riforma del Codice degli Appalti Pubblici
  • entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego
  • aggiudicazione di (tutti i) bandi pubblici per l’abilitazione al cloud per le gare d’appalto della Pubblica Amministrazione locale
  • digitalizzazione del sistema giudiziario
  • pieno funzionamento del Sistema Nazionale di eProcurement e riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali, regionali e locali per erogare i pagamenti. 

Valutando invece il numero di progetti finanziati ed attuati, ad oggi, solo l’1% dei progetti legati al PNRR è stato completamente concluso, quindi solamente 2.037 progetti su 171.610.


È indispensabile uno sforzo collettivo per un deciso cambio di rotta, recuperando i ritardi e cogliendo l’opportunità unica che Next Generation EU offre. Le imprese appartenenti ad Ambrosetti Club si mettono a disposizione per supportare, con competenze e progettualità, se richiesto, gli enti coinvolti, nonostante le numerose complessità burocratiche. Tenuto conto che il 65% dei progetti PNRR è in capo ai Comuni e che il 70% dei Comuni italiani ha meno di 5.000 abitanti, è necessario fare una riflessione sulla loro capacità di spesa e di gestione dei progetti.
Valerio De Molli, Managing Partner & CEO The European House - Ambrosetti, Portavoce dell’Advisory Board del lavoro di ricerca di Ambrosetti Club


Per quanto riguarda il mondo delle imprese, invece, il PNRR rappresenta una grande opportunità ancora poco conosciuta. Nell’indagine svolta con i membri di Ambrosetti Club, più della metà dei rispondenti tra gli imprenditori coinvolti (52,2%) non ha partecipato a nessun bando. Due terzi dei rispondenti ha dichiarato di aver riscontrato difficoltà nel partecipare ai bandi, difficoltà legate per il 45% ai criteri tecnici, per il 30% alla complessità nell’interpretazione del bando e per il 18% alle tempistiche per la candidatura. Tra coloro che non hanno partecipato a nessun bando del PNRR, il 42% conferma la volontà di non fare domanda.

In merito ai progetti realizzati dalle imprese, per il 33,5% degli intervistati la fase esecutiva è già conclusa, ma solo per meno della metà è stata terminata nei tempi previsti. Per i lavori già avviati, per due terzi degli intervistati si prospetta una conclusione lavori non allineata con il cronoprogramma a causa dell’inadeguatezza dei bandi. Apprezzata invece la disponibilità delle stazioni appaltanti ad interloquire. Per il 46% degli intervistati rimangono critici i criteri di aggiudicazione dei bandi.


Guarda la presentazione del Rapporto a cura di Valerio De Molli, CEO e Managing Partner di The European House - Ambrosetti

Scarica la presentazione di Valerio De Molli